Il 15 settembre 1830 l’inaugurazione della prima ferrovia

Il 15 settembre 1830 l’inaugurazione della prima ferrovia

15 Settembre 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Gli spostamenti in treno sono oggigiorno qualcosa di ordinario. Di fatti, durante il duro periodo di lockdown, è stato importante fin da subito affrontare la questione dei viaggi in sicurezza sui mezzi pubblici per i tantissimi che fra lavoro, motivi sanitari o assoluta necessità avevano bisogno di continuare ad usufruirne. L’’infinito andirivieni che si manifesta nelle stazioni è possibile anche e soprattutto perché 190 anni fa, il 15 settembre 1830, fu inaugurato il primo servizio per viaggiatori sul tronco Liverpool-Manchester.

Era una locomotiva progettata e addirittura guidata da George Stephenson, pioniere della costruzione delle prime linee inglesi, quella che compì il viaggio che avrebbe inaugurato la ferrovia per passeggeri. È infatti da ricordare che la prima linea ferroviaria fu inaugurata nel 1825: la “Stockton & Darlington Railway”, ma era destinata al solo trasporto di minerali. Per il tratto Liverpool-Manchester i lavori durarono quattro anni, dal 1826 al 1830, poiché si presentarono problemi tecnici non presentatisi per il tratto Stockton and Darlington, come l’attraversamento di un lungo tratto di palude, la costruzione di un gran numero di ponti e viadotti e lo scavo di una galleria di 2 km. Sul finire dei lavori, l’ingegnere inglese presentò “Rocket”, ossia “Razzo” (nome della locomotiva) al concordo per scegliere il treno a vapore che sarebbe divenuto protagonista del primo viaggio, bandito il 16 ottobre 1829, vincendolo.

Il 15 settembre dell’anno successivo, ci fu l’inaugurazione della linea ferroviaria. La giornata fu però segnata da un episodio di cronaca nera. Durante l’itinerario era prevista una sosta nella piccola stazione di Parkside, approssimativamente a metà strada, per consentire il rifornimento di acqua delle locomotive. I passeggeri del primo treno scesero dalle carrozze. William Huskisson, deputato di Liverpool e svariate volte ministro, cadde sul binario mentre stava arrivando il treno successivo e venne travolto. Stephenson lo trasportò a tutta velocità (si fa per dire, considerando che il treno raggiunse una velocità massima di 32 km/h, com’è normale che sia contestualizzando la vicenda) fino alla più vicina città, ma Huskisson morì poco dopo l’arrivo. Nonostante l’incidente che trasformò una festa in dramma, pochi giorni dopo la linea Liverpool-Manchester cominciò a funzionare regolarmente per i passeggeri (con un tempo di percorrenza previsto di circa due ore) e le merci. Le autorizzazioni parlamentari alla costruzione di nuove linee non si fecero aspettare, a cominciare da quella fra Londra a Birmingham.

Nel ricordare questa data storica, lanciamo un appello affinché si possa riscoprire il valore dei mezzi pubblici per una società detta civile. Certo, il periodo che attraversiamo non è dei migliori. Ma quando sarà trascorso, valorizzarne l’importanza sarebbe fondamentale per far respirare l’ambiente, evitando di intasare le città, per riscoprire un senso di comunità e perché no, anche per un risparmio personale.

Di Francesco Mazzariello