Scuola, allarme dei sindacati medici: «Criticità in screening Covid»

Scuola, allarme dei sindacati medici: «Criticità in screening Covid»

14 Agosto 2020 0 Di Arianna Bruno

«Evidenziamo alcune concrete criticità e indeterminatezze che possono rendere fallace e difficilmente attuabile il percorso previsto dalle procedure previste unilateralmente dalla Regione Campania». È quanto evidenziato in una nota dalle segreterie campane di Smi, Snami e Intesa Sindacale, contenente la lettera inviata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, relativa al piano che prevede di sottoporre a test sierologico il personale scolastico della Campania.

I sindacati avvertono che «in caso di positività del paziente, sarebbe esposto ad un sicuro rischio infettivologico lo stesso sanitario operante, il personale e gli altri eventuali assistiti presenti con la necessità di sospendere tutte le attività».

Si propone, quindi, di svolgere «le attività diagnostiche nei servizi già operativi sul territorio regionale come le Usca, di recente ricontrattualizzate con una remunerazione di 40 euro a ora fino alla metà di ottobre 2020. Considerata l’attuale bassa operatività questi operatori – osservano i sindacati – sembrano in questa fase destinati ad altre attività diverse da quelle per le quali erano stati arruolati e formati. La soluzione che indichiamo – proseguono – non solo ridurrebbe il rischio infettivologico presso l’ambulatorio del medico di base ma, allo stesso tempo, i test verrebbero effettuati in ambienti dedicati ed effettuati da personale dedicato appositamente programmato dal ministero competente».

Si fa rilevare, ancora, che in casi di positività al test sierologico, «gli stessi pazienti (docenti e non docenti scolastici) potrebbero essere sottoposti nell’immediatezza al tampone con indiscutibile abbreviazione dei tempi e una notevole riduzione del rischio«. I medici di medicina generale, pertanto, si dichiarano «favorevoli e collaborativi» a condividere il percorso di screening regionale sul personale scolastico «e si rendono disponibili – si legge nella lettera – per una convocazione urgente ed immediata del comitato regionale».