Turismo: buone le presenze, ma consumi ridotti al minimo
8 Agosto 2020Le località turistiche del salernitano registrano buoni numeri in termini di presenza, ma i consumi sono ridotti al minimo storico. È quanto rilevato da Confesercenti Salerno che ha sottolineato come il turismo regionale e interregionale abbia certificato la forte riduzione della capacità di spesa di famiglie, giovani e meno giovani.
«Un dato nazionale critico – sottolinea il presidente di Confesercenti Salerno, Raffaele Esposito – che è specchio della nostra attuale situazione economica. Non sempre i numeri, quelli da possibile tutto esaurito in alcune località riescono, e questo è l’anno che lo certifica, a generare flussi economici importanti e qualitativamente alti. Si riscontrano file soltanto nei gradi supermercati, mentre i negozi di vicinato, quelli del settore moda, le boutique, le botteghe artigiane del made in Italy, tutto il settore della ristorazione con alti costi di gestione da sostenere, fanno una fatica enorme, sulle spiagge ritornano a vedersi frequentemente le borse frigo con ogni genere di alimenti per una giornata al mare, negli alberghi e nei b&b arrivati al turno delle pulizie si ritrovano spesso etichette di alimenti utilizzati per pasti
fai da te. Insomma non si rinuncia alla destinazione turistica di prossimità ma si fanno i conti con le
proprie risorse».
«Anche l’ ultimo rapporto della CCIAA di Salerno fotografa la difficoltà dei settori del commercio e delle imprese, si registrano già adesso oltre 800 chiusure di attività causa del lockdown, 3000 imprese sospese o che valuteranno a breve la chiusura e circa 17.000 attività a regime ridotto – prosegue Esposito –
Servono misure governative straordinarie, proprio in queste ore sono al vaglio nuove e speriamo decisive misure di sostegno a valere su imprese e famiglie, infatti il consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto Agosto, dove speriamo che le misure fiscali annunciate possano davvero dare linfa e respiro a tutti i settori economici. E’ necessario abbassare la pressione fiscale per far ripartire i consumi.
«Urgono interventi strutturali e di sostegno consistenti soprattutto a favore delle imprese quelle
piccole, a conduzione familiare, quelle micro che reggono la parte viva delle nostre città e delle
nostre piccole comunità che sempre più si arrendono allo spopolamento, salvando queste realtà in forte, fortissima sofferenza, conclude il presidente Esposito, si salveranno migliaia di famiglie e si eviteranno le distorsioni della bomba sociale sempre più incombente e pericolosa».