Lo scatto vincente di Annalia per un turismo a due ruote
11 Luglio 2020Il casco ben allacciato in testa, i pantaloncini stretti alle cosce, una borraccia e una bici che ti dà una mano. Una e-bike. Davanti la Bellezza. Quella con la B maiuscola che ti rigenera con il mondo, l’esistenza. E allora non resta che pedalare e godere del panorama, dei profumi trasportati dal vento in faccia. Non resta che godere del Parco del Cilento del Vallo di Diano e degli Alburni, dei sentieri di montagna, delle discese a mare, ma anche di centri storici da favola. È questo il senso dell’avventura turistica che intende portare avanti, partendo da Teggiano, Annalia Cutolo con la sua impresa Bike tour Cilento. Annalia vive per il proprio territorio, per lo sport, per affrontare nuove avventure. Coach di basket, appassionata della Natura. Scopre anche grazie al marito, Enrico D’Amato, le e-bike. Biciclette che hanno la pedalata assistita, con un piccolo motorino regolabile. Un mezzo che fa pace con la Natura e che può aiutare a scoprire luoghi, altrimenti difficilmente raggiungibili. All’inizio la passione di Enrico, avvocato di professione, sembra poter essere una mera scelta personale. Magari con qualche amico. In sella alle E-bike attraversa sentieri delle montagne del Vallo di Diano. Pian piano però scopre che quella passione è qualcosa di più: un modo per scoprire la Bellezza. Insieme agli amici inizia le avventure domenicali, le biciclette con la pedalata assistita aiutano a scavalcare salite ardite e far aprire davanti agli occhi scenari sconosciuti anche se a pochi chilometri da casa. Enrico e Annalia hanno l’intuizione: un turismo differente. Una scelta turistica da proporre, da rendere concreta. Annalia allora pensa a chi potrebbe sostenere quest’idea che può diventare possibilità. Trova la sponda nel Parco. Il presidente Tommaso Pellegrino ascolta e valuta. Gli piace il progetto, già vede i turisti in bici affrontare gli ostacoli per conoscere ogni angolo del Parco. Poi arriva il Covid, arrivano le chiusure, e arriva anche un po’ di sconforto per un progetto che sembrava concretizzarsi e che invece il virus pare far sbriciolare. Ma per Annalia, dopo il primo momento di sconforto, questo può essere un semplice time out, lei che è appassionata di pallacanestro e un modo per smussare gli angoli del progetto. E così fa. Poche settimane dopo la fine del lockdown concretizza il tutto, apre la sede dell’impresa nel cuore del centro storico di Teggiano e dà vita a un sogno. Un sogno che però non è effimero. Pochi giorni e arrivano le prime richieste dei turisti, non solo del Vallo di Diano, non solo del Parco. L’avventura in bici, la fatica fisica accompagnata dal mezzo tecnologico, la Bellezza da riscoprire: sono i tasselli di un’impresa che seppur all’inizio pare già in fuga. E Annalia si alza sui pedali e scatta, intreccia relazioni con tour operator, entra nella rete delle agenzie. Il traguardo è ancora lontano, ma la fuga sembra essere proprio quella buona.