Mobilità sostenibile, Napoli tra le città più virtuose
23 Giugno 2020Napoli è tra le prime grandi città italiane virtuose per mobilità sostenibile. È quanto si evince dal rapporto Città Mez di Legambiente sulla mobilità ad emissioni Zero, che ha fotografato prima del lockdown i cambianti in corso nei capoluoghi di provincia attraverso indicatori che evidenziano le forme di mobilità che non producono inquinamento.
A Napoli (come a Milano, Venezia, Torino e Firenze) più di un terzo degli spostamenti – tra il 34 e il 58% – si compie a piedi, in bici, in tram, bus elettrico, in treno, in metropolitana o con mezzi elettrici.
«I dati dimostrano che la mobilità delle persone in città sta cambiando, con una sempre maggiore propensione a scegliere modalità a emissioni zero – sottolinea Legambiente – ad aprile, il comprensibile timore della promiscuità sui mezzi pubblici ha indotto tante persone a usare l’automobile, alcune la bicicletta, ma solo nelle città più grandi; nella nuova normalità post-covid19, le politiche adottate dai Comuni e dal governo saranno determinanti».
“Con la riapertura autunnale di uffici e scuole – dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente – dobbiamo evitare l’aumento di congestione e smog, per questo è indispensabile rafforzare spostamenti ciclabili e intermodalità nelle città italiane. Ossia la migliore combinazione tra Trasporto pubblico locale e le diverse forme di sharing, spostamenti sicuri in bici, monopattini e a piedi. Al governo chiediamo che gli investimenti previsti nei Piani della mobilità sostenibile (Pums) delle città italiane diventino una priorità del Recovery plan che l’esecutivo dovrà approvare nei prossimi mesi, per accelerare nella direzione di città a inquinamento e emissioni zero, realizzando subito nuove piste ciclabili, aprendo i cantieri di linee metropolitane e tram, rafforzando l’offerta di sharing mobility a emissioni zero. È una ricetta che fa bene alle città, all’ambiente e che aiuta i cittadini”.
“La Mez, mobilità emissioni zero – spiega Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente – non è solo né tanto auto elettrica, ma spostamenti e viaggi che si avvalgono di tanti mezzi e servizi di mobilità sostenibile. Non basta una forte spinta alla ciclopedonalità o una attenzione prioritaria al trasporto pubblico o alla sharing mobility, per cambiare la mobilità si devono integrare e innovare tutte queste modalità in modo da offrire diverse possibilità di scelta ai cittadini. Questi mesi hanno tagliato redditi, ridotto la mobilità, esacerbato le differenze. Non si può chiedere alle famiglie impoverite dalla crisi di comprarsi un’auto nuova, ma gli si deve offrire un’alternativa sostenibile, integrata e efficiente per muoversi nelle città rilanciare l’economia e ridurre le disuguaglianze”.