Il Terzo Paesaggio: la rivincita della natura

Il Terzo Paesaggio: la rivincita della natura

16 Giugno 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Gilles Clément, docente presso l’École Nationale Supèrieure de Paysage di Versailles ha coniato un’espressione suggestiva ed emblematica: “Il Terzo Paesaggio”.

Il professore Clément, oltre ad essere un noto docente di paesaggistica di livello internazionale, è soprattutto un bravo giardiniere; d’altronde tanti mestieri che oggi esistono sono solo l’evoluzione dei più umili lavori del passato, a pensarci bene. L’amore per la natura, per la coltivazione e la protezione di essa, ha dato vita a questa peculiare espressione che racchiude in sé tutti quegli squarci di paesaggi abbandonati e non più curati o vissuti dall’uomo in cui la natura esplode in tutte le sue forme e colori.

“Il Terzo Paesaggio” è la pianta rampicante che ha interamente rivestito un vecchio casolare disabitato e consumato dal tempo, sono le piantine selvatiche che crescono ai margini delle strade ferrate di quelle ferrovie del sud, dove solo di rado passa qualche trenino, oppure sono i ciuffetti di erba che si fanno spazio tra i sanpietrini dei marciapiedi di città, ma possono essere anche intere distese di piante ed alberi che nel tempo sono cresciute selvatiche senza che nessuno desse loro un ordine o una sfoltita. Insomma, tutto quello che cresce lì dove l’uomo non agisce dà vita al “Terzo Paesaggio”.

Sembra quasi un paradosso pensare che tanta vita possa esplodere in quei luoghi in cui vita non c’è, eppure è questa la dimostrazione che non esiste luogo che non sia vissuto. Spesso ci dimentichiamo di quanto la natura segue un ciclo vitale proprio come fa l’uomo, per questo, senza alcun timore, con la sua irruenza riesce a cambiare interi paesaggi, seguendo il susseguirsi delle stagioni e adattandosi contesto in cui essa fiorisce. Tutto ciò serve a far riflettere anche su quanto in effetti non è compito dell’uomo dover “disciplinare” il paesaggio naturale ma è fondamentale che egli riesca a proteggerlo e a salvaguardarlo.

Il terzo paesaggio è diventato protagonista in questi mesi di lockdown, durante i quali la natura ha avuto tutto il tempo di riappropriarsi dei suoi spazi rendendoli più vivi e colorati. A pensarci bene sono proprio flora e fauna ad abitare questa terra ben prima di noi uomini. Evidentemente, era giunto il momento di ricordarci che noi siamo ospiti ben accetti, ma pur sempre ospiti.

di Maria Carmela Mandolfino