Campania, sindacati in sciopero per la scuola
8 Giugno 2020Stamattina, in piazza Plebiscito a Napoli, si è tenuto lo sciopero indetto dai sindacati, riguardante la scuola.
Le richieste dei sindacati sono battaglie portate avanti su tutto il territorio nazionale, come per esempio il “no” agli schermi in plexiglass alla richiesta di maggiori investimenti e alla stabilizzazione del personale precario.
“Scioperiamo per far ripartire la scuola in sicurezza – spiega il segretario generale della Uil Campania Giovanni Sgambati -, da Napoli gridiamo con forza che fermare la scuola vuol dire fermare il Paese, che non investire nell’istruzione e nella conoscenza vuol dire pregiudicare lo sviluppo dell’Italia”. In Campania bisogna soprattutto intervenire “per garantire la sicurezza dei plessi – prosegue Sgambati – e per potenziare la rete digitale, che si è dimostrata insufficiente durante il lockdown e ha creato discriminazioni. Vogliamo una scuola pubblica che sia per tutti e che dia opportunità a tutti”.
Insoddisfacente lo scambio di vedute con la ministra Azzolina; «Non si risolve il problema della carenza di organico, non bastano gli investimenti per l’edilizia, non è sufficiente il personale Ata che deve occuparsi della sanificazione» dice Ottavio De Luca, segretario generale della Flc-Cgil di Napoli e della Campania.
“Non si prevede la misurazione della temperatura, niente tamponi o test sierologici. Ci daranno le solite mascherine chirurgiche – sottolinea Antonietta Toraldo, coordinatrice regionale Fgu-Gilda Campania – che non danno alcuna protezione ne’ garanzia, alla maturità gli studenti avranno mascherine fai da te che non servono a molto. In virtù della Fornero noi docenti non possiamo andare in pensione, l’età media è 55 anni, le preoccupazioni sono tante. Il governo dimostra ancora una volta che sulla scuola non intende investire ma soltanto risparmiare”.
di Redazione