“Caso” Avellino, la Regione scrive al Prefetto: «Assembramenti vietati: multare i responsabili»

“Caso” Avellino, la Regione scrive al Prefetto: «Assembramenti vietati: multare i responsabili»

31 Maggio 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

L’Unità di Crisi della Regione Campania ha scritto al Prefetto di Avellino esprimendo viva preoccupazione per quanto si è verificato la scorsa notte nel pieno centro del capoluogo irpino dove, con documentazione di video e foto, si sono registrati assembramenti in palese contrasto con le Ordinanze regionali e le norme nazionali in vigore, con grave rischio sanitario.

L’Unità di Crisi ha chiesto alla Prefettura di mettere in campo tutte le azioni sanzionatorie e di contrasto al possibile ripetersi di tali gravi eventi.

La nota arriva dopo la pubblicazione sui social network di alcuni video girati in via De Conciliis, in pieno centro di Avellino, nella serata di ieri. Tali video ritraggono il sindaco del Capoluogo irpino, Gianluca Festa, mentre si improvvisa «direttore di orchestra» di alcuni cori mentre si trova al centro di un gruppo di giovani (molti dei quali senza mascherina, come riferiscono i media locali) in quella che è la strada della movida avellinese.

IL VIDEO

IL SINDACO: «DOVE C’È LA VITA DI AVELLINO CI SONO IO»

Il sindaco Gianluca Festa in mattinata ha provato a spegnere le polemiche con un post pubblicato sulla sua pagina facebook:

«C’è chi i giovani li attacca e demonizza. E non mi sembra abbia ottenuto risultati. Io con i giovani sono a mio agio, da sempre. Per questo ieri sera ho deciso di fare un sopralluogo nell’isola pedonale, per assicurarmi che anche la ripresa della movida fosse nel pieno rispetto delle regole. Devo dire che ho trovato un clima tranquillo e allegro. Mi sono soffermato a salutare molti giovani che ho incontrato lungo il mio percorso, entusiasti per la ritrovata libertà.
Ho colto questa bella occasione di incontro per stimolarli alla responsabilità e per spiegare loro che è bene essere ancora attenti, la libertà arriverà ma adesso bisogna continuare a seguire le regole in sicurezza. Mi sono trattenuto qualche minuto con loro, con fare scherzoso e goliardico: sono profondamente convinto che il dialogo sia sempre la strada maestra, che per comunicare con i giovani occorrano empatia ed ascolto, mai contrapposizione e rigidità.
A qualcuno dà fastidio che io sia a contatto con la mia gente? Qualcuno mi preferirebbe dietro a una scrivania a firmare norme restrittive? Io sono il sindaco degli avellinesi. E dove c’è la vita di Avellino ci sono io. Guardate altrove, qui ci sono io a tenere tutto sotto controllo».